mercoledì 20 ottobre 2010

Ratatouille

Questo mio uscire la sera per andare a chiacchierare con i vicini mi ricorda un sacco la mia adolescenza nel quartiere di S. Lucia. Quanto era bello passare le sere laggiù in compagnia a contarsele...

Questa sera abbiamo guardato la prima parte del cartone "Ratatouille". I bambini erano super-contenti! Mentre una delle mamme ad un certo punto mi fa: ma quel topo è proprio vero?

mercoledì 13 ottobre 2010

La mia terra

Sono tornato nella casa dei miei vicini perchè abbiamo deciso che avrei fatto vedere loro alcune foto della mia terra. Così ho montato il mio pc su uno sgabello e tutti davanti a vedere. Una delle madri, seduta in prima fila, era molto curiosa e mi faceva domande, voleva capire bene. Che figo. Poi ho fatto ascoltare loro una canzone italiana... ero indeciso tra ballare una danza occitana, un neomelodico o Tiziano Ferro, poi sono finito su Jovanotti...

Mi sono soffermato sullo spiegare le nostre stagioni, la nostra natura, la campagna, gli allevamenti, il cibo, la neve e il freddo. Spiegare altre cose più complicate era difficile sia per la lingua che per la distanza tra i mondi.

E' stato simpatico!

Inoltre, in questi giorni sta finalmente cominciando uno dei progetti di cooperazione decentrata che devo seguire e che durerà un annetto. La Regione Piemonte finanzia, insieme alla città di Pinerolo, un progetto di rafforzamento della formazione professionale del CIFAP (la scuola in cui vivo e lavoro). Si dovranno aprire un corso di serramentistica e sviluppare quello per gli elettricisti; fare una ricerca sulle scuole professionali in Guinea Bissau; organizzare delle giornate per far conoscere il CIFAP tra la gente (tipo "scuola aperta").

Finalmente inizia la parte consistente...

domenica 10 ottobre 2010

Caipirinhando

Ieri sera dovevo uscire con i portoghesi (cooperanti di una ong) ma non si sono fatti sentire. Allora, non trovando altra compagnia, ho deciso di uscire da solo.
Che cavolo, era sabato sera!, sentivo musica in ogni dove e volevo uscire!
Così mi sono avventurato nella discoteca qui vicino a casa.

Dovete sapere che abito nel quartiere chiamato "Bairo Ministro" cioè dove ci sono molte case di
ministri, segretari di stato, funzionari delle Nazioni Unite. Di per sé dovrebbe essere molto chic e per certi versi lo è. Ma se paragonato a quello che state pensando, beh, non lo è affatto!
In ogni caso in questo quartiere mi avventuro spesso nelle mie passeggiate.
Si può dire che ormai conosca molte persone (niente di più facile qui che lanciarsi a conoscere gente!). Così arrivato nella discoteca a pochi metri da casa ho trovato il mio amico della Guiné Conakry che mi ha chiesto se gli offrivo una birra. Siccome lui mi offre sempre il thé della sera gliel'ho offerta ben volentieri! Abbiamo parlato un po' e mi sono gustato la mia prima caipirinha.

Poi ci siam seduti davanti a casa sua, proprio davanti all'entrata della discoteca. Vicino a lui abita un tipo della Sierra Leone. Non potevo non offrire anche a lui una birra. E così ho fatto. La discussione si è sviluppata così sulla Sierra Leone.
E via con la seconda caipirinha.
Mi destreggiavo tra inglese, francese e criolo, ma ormai le lingue mi uscivano problemi (grazie alla caipirinha ovviamente).
Il tipo ha iniziato a parlare di brutto, ma era interessante. Mi raccontava del suo paese, del tempo della guerra civile e dei casini successi (tipo film "Blood diamond").
Però alla fine ci siamo ritrovati entrambi stranieri in una terra straniera. Mi sono sentito molto vicino a lui. Abbiamo parlato dei problemi della Guinea Bissau ed è stato bello capire che l'elemento che abbiamo riconosciuto alla radice di tutti i mali è la povertà! Cioè, se si sviluppasse un po' il paese molti problemi si potrebbero superare: la rivalità tra le etnie, le superstizioni, la voglia di rubare e corrompere, etc.
Ed eravamo anche d'accordo che la gente in fondo è brava e si vive senza paure particolari.
Poi il tipo si dilungava un sacco, ma era piacevole: "let me tell you this...!".
Alla fine mi sono congedato e sono andato a riconsegnare dentro i bicchieri (avendo fatto conoscenze qua e là mi hanno lasciato entrare senza pagare ;) ). Dentro la gente ballava nella pista. Chi mi conosce sa cosa provo nei momenti in cui mi trovo davanti a danze di carattere "afro"... beh proprio così... poi me ne sono tornato a casa contento.

Ieri pomeriggio, poi, ho avuto un'altra discussione interessante: una donna mi chiedeva com'è che noi bianchi facciamo pochi figli, uno, due e basta. Mentre loro ne fanno molti e ogni uomo cambia senza problemi diverse donne...
Ho capito che qui succede che un uomo va con molte donne, perché qui la percentuale delle donne è più alta degli uomini e quindi, siccome una donna non può restare sola, allora un uomo deve "per forza" andare con più donne. (mi pareva interessante questo punto...).
Inoltre le donne, che devono fare tutti i lavori di casa, se sono più di una possono darsi una mano.
Rimane il fatto che alla radice di tutte queste cose rimane la povertà e la necessità di sopravvivere in condizioni di vita non facili...

Quando si potrà sradicare la povertà tutti gli aspetti della vita potranno essere sicuramente più dignitosi. Non per forza come noi - anzi me lo auguro proprio - ma più dignitosi!

martedì 5 ottobre 2010

Beatamente

Nei miei giri della sera questa volta sono finito in una casa qui davanti al CIFAP. Mi hanno invitato ad entrare nel cortiletto e a sedermi fuori con loro. Ovviamente in casa non si entra, la vita è tutta fuori. Solo per dormire si va sotto il tetto.
Abitano in una casa in costruzione, senza alcun mobile o divano. Il proprietario è qualche ministro o segretario che, non avendo ancora finito i lavori, mette una famiglia per fare da guardia.
C'erano almeno tre adulti (si è fatto presto buio e si vedeva ben poco non essendoci luce), 4 adolescenti e altrettanti bambini, forse. Un cane.
Hanno mangiato nella loro unica bacinella con riso e pesce, prima un gruppetto e poi un altro. Tutto sul pavimento. Mi hanno offerto da mangiare ma ho preso solo da bere, un buon succo. Una semplicità incredibile.
Le bambine chiacchieravano tra loro e con le donne. Una donna scherzava con il cane e mi domandava ogni tanto qualcosa.
Un bambino mezzo addormentato mi è venuto vicino, l'ho preso e messo sulle ginocchie e si è beatamente addormentato.
Arrivata l'ora di cena ho salutato e sono tornato a casa.
Mi hanno invitato a ripassare presto.
Mi è piaciuto molto...