venerdì 28 gennaio 2011

Effetto Sierra

Sì, il viaggio in Sierra Leone è stato un'avventura... oserei dire da non rifare... la prossima volta un bell'aereo e via! Andata: 28 ore di macchina effettive. Ritorno: 24 ore. Il tutto su strade africane... buche e polvere e polizia corrotta che fermava ogni istante. (nella foto una dei taxi che ci ha portati).

Passando per la Guinea Conakry, uno dei paesi più corrotti al mondo, abbiamo incontrato tantissimi militari (non armati, mi sembrava...) che, per il fatto che eravamo stranieri e bianchi, ci chiedevano continuamente soldi per proseguire il cammino. Tanta arroganza e ignoranza: miscela perfetta! (nella foto una delle frontiere).

Arrivati a Lunsar (Sierra Leone) ho visitato la missione dei Giuseppini e la filiale di Engim.E' stata un'esperienza molto interessante perchè ho trovato una realtà con molte opere e con dei padri molto in gamba. (nella foto uno dei fiumi che abbiamo attraversato con un "traghetto" a mano...).

Il paese, che esce da una guera violentissima di 10 anni, ha molta voglia di riprendersi. Ci sono molte attività, in gran parte legate alle miniere e all'estrazione di materie prime. Anche la scuola dei padri sfrutterà l'opportunità di avere come vicini di casa una grande impresa (sperando che non prendano solo minerali e soldi senza lasciare nulla alle comunità locali...). (nella foto una delle miniere a cielo aperto di ferro).

Sono tornato a Bissau con maggiore entusiasmo e voglia di riprendere le mie attività. IÓ! (tipica esclamazione guineense). (nella foto una delle bellissime spiagge di Freetown).

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