martedì 5 ottobre 2010

Beatamente

Nei miei giri della sera questa volta sono finito in una casa qui davanti al CIFAP. Mi hanno invitato ad entrare nel cortiletto e a sedermi fuori con loro. Ovviamente in casa non si entra, la vita è tutta fuori. Solo per dormire si va sotto il tetto.
Abitano in una casa in costruzione, senza alcun mobile o divano. Il proprietario è qualche ministro o segretario che, non avendo ancora finito i lavori, mette una famiglia per fare da guardia.
C'erano almeno tre adulti (si è fatto presto buio e si vedeva ben poco non essendoci luce), 4 adolescenti e altrettanti bambini, forse. Un cane.
Hanno mangiato nella loro unica bacinella con riso e pesce, prima un gruppetto e poi un altro. Tutto sul pavimento. Mi hanno offerto da mangiare ma ho preso solo da bere, un buon succo. Una semplicità incredibile.
Le bambine chiacchieravano tra loro e con le donne. Una donna scherzava con il cane e mi domandava ogni tanto qualcosa.
Un bambino mezzo addormentato mi è venuto vicino, l'ho preso e messo sulle ginocchie e si è beatamente addormentato.
Arrivata l'ora di cena ho salutato e sono tornato a casa.
Mi hanno invitato a ripassare presto.
Mi è piaciuto molto...

1 commento:

  1. Bello, mi è piaciuto questo racconto! Me la rivedo quella casa vicino al CIFAP...e con il bimbo sulle ginocchia, poi :)..figo! quando ho iniziato a leggere, ho subito pensato che fossi finito in casa di bubo..ho detto: voilà, ci siamo! :P

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