Oggi è ripassata di qua Betty.
Ha un bellissimo sorriso e due occhi
grandi così.
Ha 15 anni ed è scappata qualche mese
fa da Bubaque dove viveva con la sua famiglia. La sua mamma però
qualche mese fa è morta e suo padre e i suoi zii la trattavano male.
È salita su una barca ed è arrivata a Bissau.
Non aveva nessuno e si è presentata
una notte in parrocchia. Spaurita ma non del tutto abbattuta. Sarà
per la sua giovane età, ma un sorriso non lo nega a nessuno.
Ha dormito qui al CIFAP quella sera ed
il giorno successivo ha fatto colazione e pranzo insieme a noi. Poi è
arrivato “Zio” Fernando che con la sua associazione si è
attivato per trovarle qualche parente in capitale che potesse badare
a lei. Così il giorno dopo è andata via, dopo averci salutati tutti
e ringraziati. Anche i padri che a volte fanno un po' i burberi si
sono inteneriti del sorriso di Betty.
Così oggi si è ripresentata al CIFAP.
Cercava P. André che però tardava a tornare. Aveva bisogno di 2000
franchi per andare a fare una visita nella clinica. Dalla sua ultima
visita qualcosa era cambiato. Le ho notato subito un accenno di
pancia. Le ho chiesto il perchè della visita e lei un po' con
vergogna mi ha risposto: “per la pancia!”.
A 15 si ritroverà con un figlio.
Chissà chi l'ha ingravidata se ha approfittato della sua gentilezza
e della sua giovane età. Non so ma mi è venuto da pensare che
potessero averle fatto del male, ma chissà, non riesco a capirlo.
Lei ti sorride sempre.
Dice che il prossimo anno andrà a
scuola, ma mi chiedo come farà con il bambino...
“Levan pa tera branku”. Dice che
vuole andare in Europa e mi chiede di aiutarla, di venire con me. I
padri dicono che il suo è uno di quei casi che vanno proprio
aiutati.
Non è facile capire qui chi va aiutato
e chi no. Sono troppi quelli che quotidianamente bussano alla porta
per chiedere aiuto, soldi, vestiti, cibo. È il solito discorso: li
aiuti tutti? Come fai? Non aiuti nessuno? Sono un egoista!
È difficile darsi delle risposte.