Tutti se l'aspettavano...
da
Misna.org
TENTATIVO DI GOLPE: MILITARI ANNUNCIANO PRESA DEL POTERE
Non è ancora chiaro dove si trovino l’ex primo ministro della Guinea Bissau, Carlos Gomes Junior, e il presidente ad interim Raimundo Pereira, ma in un messaggio letto ieri alla radio nazionale, l’esercito ha annunciato di aver preso il controllo del paese. Gomes Junior è il candidato alle presidenziali del Partito per l’indipendenza della Guinea Bissau e di Capo Verde (Paigc) e al primo turno del 18 marzo ha ottenuto il 48,97% delle preferenze. Al ballottaggio del 29 aprile (il condizionale adesso è d’obbligo) avrebbe dovuto sfidare Koumba Yala, leader del Partito di rinnovamento sociale, arrivato secondo con il 23,26% dei voti. Quest’ultimo aveva però annunciato di voler boicottare le elezioni denunciando brogli su larga scala.
I militari – che secondo fonti locali della MISNA nelle settimane scorse avevano inviato precisi messaggi a Gomes assassinando il colonnello Samba Djalo e costringendo alla fuga l’ex capo di Stato maggiore dell’esercito, José Zamora Induta, uomini entrambi vicini a Gomes – ieri hanno preso d’assalto la residenza dell’ex primo ministro e secondo fonti di stampa locale avrebbero anche arrestato il presidente Pereira.
Nei giorni scorsi governo e militari erano arrivati ai ferri corti per la presenza di un gruppo di militari angolani, ufficialmente in Guinea Bissau per cooperare nella riforma dell’esercito. Il capo di stato maggiore, Antonio Indjai, aveva ufficialmente chiesto la fine della missione; una richiesta respinta dal governo comunque sotto controllo di Gomes.
Negli ultimi anni, la vita politica interna nel piccolo paese dell’Africa occidentale è stata segnata da golpe, pronunciamenti militari e omicidi eccellenti. Una situazione resa complessa anche dalla presenza di gruppi della criminalità internazionale che sfruttano la Guinea Bissau per i loro traffici illeciti, in particolare di stupefacenti, trasformandola in base logistica intermedia tra America latina ed Europa.