lunedì 30 agosto 2010

Mi compro un'isolotto!

Il weekend passato lo abbiamo trascorso a Bubaque, una delle tante isole che fanno parte dell'arcipelago delle Bijagos. Non c'è bisogno di dire che il posto era veramente splendido...
Ospiti di un missionario brasiliano del PIME, Eleonora ed io siamo arrivati dopo 4 ore di viaggio con la barca "Expresso Bijagos".

Nonostante la stagione delle piogge il tempo è stato clemente ed il sabato mattina siamo partiti per la spiaggia attraversando tutta l'isola. Prima, però, ci siamo fermati a visitare una tabanka (villaggio tradizionale). Fa sempre un certo effetto vedere queste comunità nelle loro case di terra ed il tetto di paglia, tutti insieme, giovani e anziani a lavorare ognuno nelle proprie attività: i giovani a costruire attrezzi da lavoro, le donne a guardare bambini e a preparare cibi.
Un'anziana donna cercava di istruire Eleonora, mentre io cercavo di fare qualche foto.
Abbiamo poi ripreso il viaggio, passando vicino alla pista di atterraggio dell'isola: da qui arrivano e partono i famosi aerei carichi di droga. La gente lo sa e te lo racconta.

Arrivati in spiaggia abbiamo prima dovuto evitare l'ennessimo serpente. Ma poi ci siamo finalmente tuffati nell'oceano! Le razze per nostra fortuna non c'erano e l'acqua era calda e piacevole.

In queste isolette splendide ci sono alcuni hotel di proprietà straniera e anche diverse strutture costruite nei primi anni dell'indipendenza che ora sono tutte in rovina... (certo per l'Africa in generale i primi anni dell'indipendenza sono stati promettenti e carichi di speranza ed entusiasmo. Poi qualcosa si è inceppato...).
Viene da pensare che se il turismo fosse ben gestito porterebbe risorse importanti al Paese. Peccato che spesso insieme al turismo arrivino anche molti effetti spiacevoli (costruzioni invasive, casini vari...).

Dopo una bella passeggiata sulla spiaggia deserta siamo tornati a casa. Al ritorno abbiamo dato un passaggio ad una ragazza che da un villaggetto andava a vendere in centro il suo pesce. Lungo il viaggio cercava di convincermi del fatto che i Balanta (una delle diverse etnie) siano soliti rubare l'anima delle belle ragazze che non riescono a conquistare, in modo tale che poi, possano farle loro o fare in modo che l'anima vada in un'altra donna sulla quale possono avere una relazione.
Non sapevo bene come ribattere al suo discorso. Ero privo di contro-risposte e argomenti adatti alla discussione...

La domenica siamo tornati a Bissau con il solito "Expresso Bijagos".
Questa volta il viaggio è stato lunghissimo, caldissimo, insieme a numerosi polli, maiali, capre...
Così è.

Nessun commento:

Posta un commento