martedì 15 giugno 2010

Ecco il blog per raccontare qualche frammento del viaggio in Guinea-Bissau!
Magari così potremo tenere più stretti i contatti.

Inizia oggi, domenica 13 giugno, giorno di Sant'Antonio e festa della parrocchia dove mi trovo. Sant'Antonio da Padova che però è di Lisbona e infatti i portoghesi si incazzano... quando sono andati a colonizzare il mondo (Stato e missionari) se lo sono portati dietro e così ce li ritroviamo anche qui a Bissau tra i santi più venerati.L'anno scorso ero a festeggiarlo a Lisbona: una festa incredibile tra le viuzze di Alfama (il quartiere storico) con birra e sardine!Quest'anno qui a Bissau.

Il salto è notevole...

Questa città, nonostante sia la capitale, è piccolina. Un africano del Ciad mi ha detto che qui è come essere sempre in un villaggio, la città non esiste...Tutto è complicato dal fatto che mancano la luce, l'acqua pubblica, strade decenti ed un sistema fognario. Le case sono per lo più quelle costruite dai portoghesi ma di notte tutto è buio pesto... solo qualche locale o qualche casa più ricca ha il generatore e allora qualcosa funziona. Ovviamente la spazzatura è buttata a caso o dove dovrebbero esserci le fogne (a cielo aperto). Così ora che sta iniziando la stagione delle piogge si creano dei piccoli torrenti di acque putride e via di colera...Farsi domande del tipo "da dove si inizia qui? chi deve fare cosa? lo Stato? i soldi? la gente?" non si porta a niente. Almeno per ora... Chi può fa il suo piccolo pezzo.

I missionari che mi ospitano hanno delle strutture abbastanza grandi e hanno creato cose importanti. Pozzi profondi e pubblici, scuole professionali, locali... Ma tutto è ancora per lo più sulle spalle dei finanziatori italiani.Fra poco dovrebbe iniziare un progetto che prevede il reinserimento di ex militari nel mondo del lavoro finanziato dal ministero dell'educazione e soprattutto dall'Unione Europea. Purtroppo però l'ultimo colpo di stato (aprile 2010) non ha dato stabilità e un capo di governo affidabile così nulla si muove...Ma il Paese pare tranquillo e non ci sono apparenti grandi pericoli (oltre al traffico). La gente è cordiale e simpatica. Si può camminare tranquilli e in giro si vedono alcune donne bianche con la spesa che tornano a casa dal mercato.
Oggi sono andato a vedere la partita del Ghana contro la Serbia in un televisore messo a disposizione da un locale. Per la vittoria della squadra africana hanno esultato tutti qui.

Devo dire che per essere i primi giorni mi trovo molto bene. Da domani inizierò a capire qualcosa di più del mio lavoro. Poco per volta spero di sapermi gestire bene ed essere utile al Centro Professionale e all'ONG.
Ho voglia di iniziare!

PS questa sera tornando nella mia casetta ho incrociato il guardiano, Okante... africano già vecchietto, cappello e rigorosamente giacca a vento, macete in mano... frei beppe dice che un cane mangia meglio ed è più pulito di lui... tutto detto. Per un attimo alla vista del macete mi son spaventato, magari se gli prendono i cinque minuti... ma poi l'ho salutato e via...
Ah, si vedono un sacco di stelle perchè in città non c'è luce pubblica. L'unica costellazione che conosco da questo lato del mondo è il Cruzeiro do sul (Croce del Sud).

2 commenti:

  1. bravo teo!!
    fatti insegnare a usare il machete ;>
    1bacio grosso scrivi spesso*

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  2. Ciao Teo, complimenti per il bel salto dalla Granda!
    Ti accompagno nell'avventura con la preghiera.
    Il Signore ti dia Pace

    fra Valentino Beniamino

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