mercoledì 30 giugno 2010

In un libro di Tavares

Di ritorno da una serata all'Hotel Coimbra nel centro di Bissau (parlar di centro potrebbe addirittura essere eccessivo visto che Bissau non ha niente a che vedere con le grandi capitali africane).

C'era una mostra di due fotografe portoghesi (di cui una era la moglie dell'ambasciatore).

Le foto erano carine ma la gente non se le filava moltissimo.
Era un'occasione di ritrovo per la "comunità bianca".

Sono stato invitato da un ragazzo portoghese che lavora in una ONG di Lisbona.
Essendo però lui in ritardo mi son ritrovato per una buona ora da solo.
E non conoscendo ancora nessuno non sapevo bene come muovermi... così ho preso d'assalto i tavoli del buffet, soprattutto il vinello bianco fresco servito da un cameriere che compariva non appena terminavo il bicchiere.
Se il mio amico avesse tardato ancora un po' mi avrebbe ritrovato mezzo ubriaco!

In sua compagnia ho potuto allargare la cerchia di conoscenze e, al posto di bere, ho chiacchierato amabilmente.
Ci siamo poi seduti per la cena e al mio tavolo erano praticamente tutti portoghesi. Una compagnia simpatica!

Mi è piaciuto scoprire un altro pezzo del mondo della cooperazione, questa volta a livello un pochino più alto. Personale delle Nazioni Unite, personale dell'ambasciata, etc.
(Tra l'altro se qualcuno viene a trovarmi mi porti qualche camicia decente perchè al solito ho tante magliette dei campi e robaccia da battaglia!).

Mi sembrava un po' di essere dentro un romanzo (forse era il vino...). Ricordo un libro di un autore portoghese (Miguel Sousa Tavares) dal titolo Equador (Equatore) che parlava di un tipo che era stato mandato a compiere una missione diplomatica per il re del Portogallo nelle isole di Principe e Sao Tomé. In quella terra sperduta e calda era solito organizzare dei ricevimenti per il corpo diplomatico inglese e altri funzionari, così da poter stare in mezzo ad altri bianchi (poi lui mirava alla moglie dell'ambasciatore inglese, ma questo è un particolare!).

Insomma una bella serata!
Ora vado a dormire e domani riprendo il mio lavoro che in questi giorni mi sta occupando a tempo pieno: tradurre la statuto dell'ONG italiana perchè possa essere riconosciuta dal Governo della Guinea Bissau. Noioso ma tocca...

domenica 27 giugno 2010

Caminhando e conversando pelas ruas

Fino ad ora le domeniche le ho passate tranquillamente a casa.
Già l'idea di avere una casa tutta per me mi rende felice. Per cui quando posso rimanerci un po' tranquillo mi piace. Poi i mondiali tengono molta compagnia...

Ma oggi dovevo fare una veloce commissione e verso le 17 sono uscito per incontrare una signora dalla parrocchia.

Subito dopo mi sono immerso nella rua (strada nrd)...
La strada è sempre piena di toka toka, taxi e geep mentre la gente cammina ai lati dove si trovano file di piccole bancarelle davanti alle case.

Innanzitutto oggi è stato giorno di elezioni in Guinea Conakry (Stato qui vicino nrd) dove non avvenivano libere elezioni dal 1958. Davanti alla parrocchia c'era un seggio per i numerosi immigrati qui e il clima era proprio un po' di festa! Mi son fermato a chiacchierare con un tipo che mi raccontava del suo paese, dei candidati, delle aspettative.

Poi ho ripreso il mio cammino verso casa e ho incrociato una concitata partita di football femminile. Ho guardato un po' incuriosito conversando con alcune bambine che sugli spalti seguivano interessate.

Ancora sono tornato a camminare.
Il clima era ideale. A quest'ora del pomeriggio il sole è basso e il vento era piacevolissimo.
Ogni tanto si alzava il solito grido di "branco mpelelè!" (bianco! nrd) e a volte rispondevo "preto mbao!" (nero nrd).
Mentre alcuni signori mi fermavano e mi chiedevano di dove ero, cosa facevo etc. Semplicemente volevano sapere, incuriositi, che ci facevo lì e mi invitavano a fermarmi una prossima volta per continuare la conversazione.

E infine casa.

Camminare con calma per le strade è una bella sensazione.
Permette di fare due parole e osservare da vicino le case, le persone e sentire gli odori della città.
Molto bello...

The final cut

Altra cosetta simpatica:

ieri sono andato a tagliarmi i capelli. Ho scelto un tipo nigeriano. Aveva una bella musica di sottofondo. Mi fa cenno di accomodarmi e dopo avergli detto che volevo una piccola accorciatura mi dice di stare tranquillo, sicuro di sè.

Prende la sua macchinetta e inizia...

Dopo un po' che mi gira intorno non riesce a cavarci molto: il mio capello inceppa la macchinetta!

Io iniziavo a sudare...

Così si arrende e mi fa cenno di passare dall'altro collega.

Parte questo e in poco tempo mi rasa come ai tempi delle medie... azz
Poi mi fa cenno di alzarmi e tutto goduto mi da una forte stretta di mano come chi sa di aver fatto "un buon lavoro".

Io pago e esco in fretta...
ho scoperto che sono i libanesi quelli che tagliano meglio i capelli.
Alla prossima andrò verso oriente...

venerdì 25 giugno 2010

Stagione delle piogge/2

Piove sempre più spesso. Più fresco ma strade impossibili...

Ho scoperto però una cosa molto divertente:

alle prime piogge della stagione i giovani escono in strada per fare jogging o giocare a calcio.
I bambini si rotolano anche in terra, altri invece ne approfittano per darsi una lavata portandosi dietro anche una saponetta.

E le strade sono davvero piene di gente...

Troppo forte!

giovedì 24 giugno 2010

A copa do Mundo/2

Beh eccoci qui a commentare quest'italietta.
Anzi c'è ben poco da commentare...

Egghé salviam d'sti egs-gampioni?

Il tifo ora lo facciamo per chi?
Io vado sul Ghana.

mercoledì 23 giugno 2010

Oltre il TG1

Ho deciso che ogni tanto metterrò qualche notizia su questo paesino simpatico.
Così smettete di alimentarvi solo con il TG1 e con il berlusca (tra l'altro si sta benissimo qui lontani - da questo punto di vista).
Ecco l'ultima notizia delle Nazioni Unite:

New York: A Guiné-Bissau é o "melhor exemplo" da instabilidade política causada pelos cartéis traficantes de droga em países produtores, afirma o gabinete das Nações Unidas para as Drogas e Criminalidade (UNODC).

Inoltre, fra due giorni c'è un incontro importante con il FMI. "A dívida externa da Guiné-Bissau está calculada em mais de 1,5 mil milhões de dólares e desde 2001 que o país tem tentado, sem êxito, cumprir com os critérios para que possa beneficiar de um perdão."
"Em Maio, o FMI aprovou um apoio de 33,3 milhões de dólares (cerca de 26 milhões de euros) ao programa económico do Governo da Guiné-Bissau para os próximos três anos, que, se tiver sucesso, significará um perdão de dívida."

Il Paese rimane ancora destabilizzato a livello politico dopo il tentato golpe dei primi di aprile. L'UE ha minacciato di ritirare la sua delegazione se le cose non dovessero cambiare al più presto.
Ieri i militari hanno cercato di uccidere l'ex capo di stato maggiore che è però riuscito a fuggire.

In tutto questo il popolo, per ora, non si accorge di nulla.

martedì 22 giugno 2010

Afropessimismo

Ieri, lunedì, sono stato a Bula, un paesino a 40 minuti di macchina dove si trova la seconda missione dei padri giuseppini. Ho conosciuto il padre Jorge che lavora lì da molti anni. E' un brasiliano del sud ed è un tipo un po' particolare ma che mi è piaciuto molto!

Oltre ad esserci la "solita" scuola professionale (tipica delle missioni giuseppine) si sono create diversi orti, coltivazioni e produzioni artigianali di miele, marmellate e succhi.
Cose molto interessanti!

Parlando un po' con il Pe. Jorge però sono rimasto un po' scosso...

E' qui da molti anni e mi ha raccontato della difficoltà di lavorare in un contesto di questo tipico (Bula è comunque un villaggio di campagna).

"La gente non pianta perchè se pianti muori!"

"Il futuro è sempre stato così precario a causa di guerre, malattie, carestie, che non si pensa al domani. Quello che hai lo mangi oggi e se domani avrai la pancia vuota ci penserai. Ma non si fanno investimenti per il futuro!"

"Gli anziani sono spesso contrari ai cambiamenti e i giovani non hanno voce".

"Il bianco fa il progetto e finchè ce ne sono (di soldi ndr) si mangia. Anzi se si può se ne portano via! E poi si vedrà. Cercano di fregarti!".

"Spendono barche di soldi nei funerali e cercano il più possibile di non lavorare! Io dico: lo volete il cambiamento, un po' di sviluppo? Bisogna lavorare! Ma in pochi sudano..."

Capite, parole così ad uno che è qui da due settimane pieno di slancio, non aiutano!
A parte scherzi, però, mi ha fatto riflettere.
E tornando a casa ero un po' mesto...

Poi il Chico mi ha fatto vedere tutto un gran complesso lasciato da un progetto di cooperazione olandese: tutto abbandonato. Edifici, campi da gioco, cisterne...

Ecco, condivido con voi un po' di afropessimismo.

Al ritorno a Bissau, la sera, poi, sono uscito per incontrare la delegazione di Slow Food e altri volontari di una ONG italiana. E' stata una serata piacevole. Ci siamo presentati e parlato di cosa ognuno cerca di fare qui.

Ognuno nel suo piccolo ha creato progetti e soprattutto delle relazioni più o meno positive e da queste si trasmette comunque ricchezza di vita e di esperienze!
Nella speranza che dalle interazioni nascano piccoli cambiamenti a tutte le latitudini!

Ecco, finiamo almeno con una nota di minore pessimismo...

sabato 19 giugno 2010

Gita fuori porta: dalle riflessioni sui massimi sistemi alla bis nonna di Ernestina e le danze potenti!

Oggi abbiamo viaggiato fino a quasi il confine con il Senegal per una festa di una comunità. Moltissime ore di macchina su strade piene di buche... ma è stato molto bello poter vedere un po' di vita fuori Bissau.

Lungo le strade si possono vedere le case, le donne che pestano sul pestello o che badano ai bambini o che si fanno la pettinatura una con l'altra o semplicemente dormono per terra sotto una pianta (in casa fa un caldo boia!). Si vede qualche uomo lavorare nei campi ma molti sono seduti davanti a casa sotto l'albero.

Pare che la vita scorra molto lenta.

Ed è ovvio che uno inizia a pensare alla nostra vita di corsa tra mille e mille cose.

Noi siamo più avanti di loro, siamo tecnologici, puliti, mangiamo bene e viviamo a lungo. E ci sentiamo un po' onnipotenti (come dice quello là: ghé menso mi!).

Qui la vita sembra così semplice, certo dura, ma vissuta in strada con i vicini, i parenti, la comunità. E' molto corta (la vita media è circa 45 anni) e sembra valga poco (con poco si vive e per niente si muore).

Scusate se mi perdo in questi pensieri ma ancora non ho molti a cui confidarli e quindi viene bene scriverli!

Una cosa bella di oggi è stata la conoscenza di Ernestina (una ragazzina della parrocchia) che mi ha portato a conoscere sua bis-nonna. Incontrare un anziano qui è cosa molto rara! Sono entrato nella sua casa caldissima e lei era seduta a terra appoggiandosi al muro. Non capivo nulla della sua lingua ma mi ha offerto vino di palma (praticamente cachaça). La Ernestina mi raccontava un po' di lei e poi l'abbiamo salutata. Era un po' triste perchè la visita di sorpresa non le ha permesso di farci da mangiare.

Sulla strada del ritorno, poi, ci siamo imbattuti in una festa di una delle etnie della Guinea-Bissau. Tantissima gente tutta colorata ballava emettendo con forti grida. Ci siamo avvicinati ed era una figata! giovani tutti adornati di vestiti particolari ballavano fino a svenire su dei palchi sui quali battevano forti i piedi. E il popolo intorno, soprattutto donne, batteva a ritmo indiavolato dei legnetti e cantava. Una grande energia!

Se riesco metto filmatino...

http://www.youtube.com/watch?v=pTKCuJgwWqY

Domani domenica di grande calcio: Italia e Brasile giocheranno. Qui le torcide sono pronte!

venerdì 18 giugno 2010

A copa do Mundo/1

Ma sbaglio o quest'anno il livello delle partite è scarso?!? C'è qualcuno che mi conferma questa impressione. Qui ne parlo ma non capisco se mi danno ragione o cosa... Mi serve un giudizio europeo, nostrano. Manca la fantasia negli ultimi metri!

Stagione delle piogge

E' notte.

Sale il vento (vorrei scrivere fischia ma non era solo un fischio...).

Lampi.

In poco tempo una tempesta incredibile.

Mi tocca scendere dal letto e chiudere tutte le finestre. Ne lascio però una un poco aperta così che dal letto posso vedere cosa succede.

Devo ammettere che mi sono spaventato.

Pensavo il tetto si aprisse.

L'indomani mi dicono: ah sì, quello? na robetta. Aspetta agosto...

PS Ho avuto anche il mio primo incontro con i serpenti: un tipetto si era appartato nei miei bei fiori che riparano la facciata della mia casa per papparsi una lucertola. Si muoveva proprio come "Bis" (ve la ricordate?!). Devo ammettere che mi sono spaventato di nuovo. E' stato ghigliottinato...

martedì 15 giugno 2010

Ecco il blog per raccontare qualche frammento del viaggio in Guinea-Bissau!
Magari così potremo tenere più stretti i contatti.

Inizia oggi, domenica 13 giugno, giorno di Sant'Antonio e festa della parrocchia dove mi trovo. Sant'Antonio da Padova che però è di Lisbona e infatti i portoghesi si incazzano... quando sono andati a colonizzare il mondo (Stato e missionari) se lo sono portati dietro e così ce li ritroviamo anche qui a Bissau tra i santi più venerati.L'anno scorso ero a festeggiarlo a Lisbona: una festa incredibile tra le viuzze di Alfama (il quartiere storico) con birra e sardine!Quest'anno qui a Bissau.

Il salto è notevole...

Questa città, nonostante sia la capitale, è piccolina. Un africano del Ciad mi ha detto che qui è come essere sempre in un villaggio, la città non esiste...Tutto è complicato dal fatto che mancano la luce, l'acqua pubblica, strade decenti ed un sistema fognario. Le case sono per lo più quelle costruite dai portoghesi ma di notte tutto è buio pesto... solo qualche locale o qualche casa più ricca ha il generatore e allora qualcosa funziona. Ovviamente la spazzatura è buttata a caso o dove dovrebbero esserci le fogne (a cielo aperto). Così ora che sta iniziando la stagione delle piogge si creano dei piccoli torrenti di acque putride e via di colera...Farsi domande del tipo "da dove si inizia qui? chi deve fare cosa? lo Stato? i soldi? la gente?" non si porta a niente. Almeno per ora... Chi può fa il suo piccolo pezzo.

I missionari che mi ospitano hanno delle strutture abbastanza grandi e hanno creato cose importanti. Pozzi profondi e pubblici, scuole professionali, locali... Ma tutto è ancora per lo più sulle spalle dei finanziatori italiani.Fra poco dovrebbe iniziare un progetto che prevede il reinserimento di ex militari nel mondo del lavoro finanziato dal ministero dell'educazione e soprattutto dall'Unione Europea. Purtroppo però l'ultimo colpo di stato (aprile 2010) non ha dato stabilità e un capo di governo affidabile così nulla si muove...Ma il Paese pare tranquillo e non ci sono apparenti grandi pericoli (oltre al traffico). La gente è cordiale e simpatica. Si può camminare tranquilli e in giro si vedono alcune donne bianche con la spesa che tornano a casa dal mercato.
Oggi sono andato a vedere la partita del Ghana contro la Serbia in un televisore messo a disposizione da un locale. Per la vittoria della squadra africana hanno esultato tutti qui.

Devo dire che per essere i primi giorni mi trovo molto bene. Da domani inizierò a capire qualcosa di più del mio lavoro. Poco per volta spero di sapermi gestire bene ed essere utile al Centro Professionale e all'ONG.
Ho voglia di iniziare!

PS questa sera tornando nella mia casetta ho incrociato il guardiano, Okante... africano già vecchietto, cappello e rigorosamente giacca a vento, macete in mano... frei beppe dice che un cane mangia meglio ed è più pulito di lui... tutto detto. Per un attimo alla vista del macete mi son spaventato, magari se gli prendono i cinque minuti... ma poi l'ho salutato e via...
Ah, si vedono un sacco di stelle perchè in città non c'è luce pubblica. L'unica costellazione che conosco da questo lato del mondo è il Cruzeiro do sul (Croce del Sud).